Gianni Colombo Timbro sfodera il poker e conquista la quarta vittoria consecutiva
by sero
Il calore di qualche migliaio di spettatori lungo le rive del magico anfiteatro di Rialto e i legni delle remiere amiche hanno accolto le maranteghe di Reale Società Canottieri Bucintoro 1882 per la 38^ Regata delle Befane .
La favola, nata nell’altro secolo, ripropone i suoi riti tradizionali con la vestizione in cantiere e il corteo delle barche sociali che accompagnano la grande calza di Rubelli, a bordo di Alba la mitica gondola rossa, a far da giudice appesa alla volta del ponte di Rialto.
Ma anche novità e sorpresa con il nuovo percorso che ha arricchito di contenuti tecnici la regata e ha entusiasmato contendenti e spettatori: la partenza nelle acque prospicienti il palazzo della Banca d’Italia con le rive gremite, il giro del paleto (boa con la scoa) alla confluenza del Rio di San Polo e il classico arrivo sotto la volta del Ponte.
Con la rigorosa regia dei mitici fratelli Fongher, una partenza allo sprint per guadagnarsi la miglior posizione proprio in vista del giro del paleto mette subito in chiaro le mire e le ambizioni dei contendenti con Gianni Colombo Timbro che mette in fila, seppur ravvicinata e aggressiva , Giovanni Rossi Specenè, Alessandro Pezzile Spin e Roberto Palmarin Principe; più distaccato Giampaolo Montavoci Manetta, un po’ a corto di preparazione perché impegnato a domare le migliaia di cavalli del suo offshore.
Qualche immancabile e dura scaramuccia al giro del paleto non compromette la regolarità della regata con Timbro che, vogata dopo vogata, impone la sua legge del più forte e, seppur costretto negli ultimi metri a rintuzzare il pericoloso attacco di un indomabile Specenè, va a conquistarsi la quarta vittoria consecutiva fra le ovazioni dei suoi sostenitori e non solo.
Vicini, con una prestazione degna della loro classe, Spin e Principe. A chiudere un generoso Manetta, orgoglioso dell’ambita bandiera nera.
In apertura gli inni nazionali di Italia e di Francia, un pensiero a Parigi e a Valeria Solesin per non dimenticare, ma anche un segno che dal loro sacrificio vogliamo trarre ferma volontà e forza per continuare a coniugare i valori forti che ci vengono da lontano e in cui crediamo: sport, cultura, sociale solidale.
Principi che caratterizzano anche titolo, simbologie e cromatismi del nuovo magazine sociale Bucintoro from the front, che viene presentato da Piergiorgio Baroldi, autore del quadro cui si ispirano copertina e fil rouge e che fa bella mostra sul pontiletto delle premiazioni.
A portare gli onori della città, inaspettata e particolarmente gradita la prestigiosa presenza di partecipazione e testimonianza del Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Le sue parole:
Ringrazio tutti i partecipanti a questa bella manifestazione; feste come queste sono fondamentali per dare un segnale di vita per i giovani che stanno studiando e si devono impegnare ed insieme alle loro famiglie affrontano difficoltà enormi. Io penso che tutti insieme abbiamo il dovere di dare un futuro ai ragazzi, per cui se le tradizioni servono a questo, saranno sempre tra le nostre priorità.
Onori anche dal Consigliere delegato alla tutela delle tradizioni, Giovanni Giusto, e dal Presidente del Consiglio Comunale, Ermelinda Damiano, presente a bordo di una batela di ‘moderne e eleganti maranteghe’.
Le premiazioni con le bandiere di Elena Bianchetto dalle mani della Presidentissima di RSC Bucintoro, Lucia Diglio.
La delicata coreografia musicale dalla professionalità e dalla sensibilità di Marco e Lorenzo di MEK.
Galani, cioccolata e vin brulè con la gioia e il sorriso delle immancabili Pink Lioness in Venice.
A raccontare la regata il microfono di Silvano Seronelli.
A raccontarla a chi non c’era numerosa e autorevole presenza dei Media.
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